venerdì 16 ottobre 2009

Sette ladri

Il secondo appuntamento con la serie dei sette ci porta una storia in puro stile fantasy. Pur essendo un genere ormai ampiamente sfruttato da scrittori di ogni tipo, il fantasy ha sempre un suo fascino, soprattutto quando è costruito con i classici elementi che lo hanno reso un vero e proprio stile di scrittura piuttosto che un semplice genere. In “Sette ladri”, l’autore David Chauvel non si dimentica nessuno degli ingredienti del genere, dalle ambientazioni variegate ed estremamente naturalistiche, alle creature delle tipiche razze (nani, orchi, draghi...), alle battaglie sanguinarie e alle fughe rocambolesche. Il tutto sostenuto alla perfezione dal tratto pulito di Jerome Lereculey, che si presta alla perfezione alla storia. Infatti, una storia di questo genere non potrebbe essere illustrata da artisti con un tratto troppo moderno o astratto, in quanto richiede una attenzione e una definizione dei dettagli che solo i disegnatori di stile classico possono avere. Armi, indumenti, ambientazioni, devono tutti essere realizzati con la massima cura, per immedesimare il più possibile il lettore nella storia, ma allo stesso tempo non devono suscitare troppa curiosità, perché si correrebbe il rischio di sviare l’attenzione solo sulla parte grafica rendendo la storia poco avvincente. Un buon sinergismo scrittore - disegnatore è quindi fondamentale, e in questo volume si può dire che sia stato raggiunto un risultato più che soddisfacente.

L’imperatore dei nani è morto, e tra complotti e omicidi si deve svolgere l’incoronazione del successore. Il che comporta che la quasi totalità del popolo dei nani lascerà la montagna in cui è nascosto il leggendario tesoro, lasciandolo pressoché incustodito. Occasione irresistibile per due nani rinnegati, che non ci metteranno molto a mettere insieme una banda di sette furfanti decisi a rischiare la vita per guadagnarsi il benessere e il lusso per il resto dei loro giorni. Ma i pericoli da affrontare non saranno solo quelli prevedibili, come le guardie nella caverna ed il guardiano che sorveglia l’entrata della stanza del tesoro. Altri nemici agiscono inosservati, sia al di fuori che all’interno del gruppo, e più di una vita sarà messa in pericolo.

Per chi non si annoia mai ad entrare nei regni della fantasia, una storia piacevole e leggera, adatta per passare un’ora o poco più di una domenica mattina rilassati in poltrona, dimenticandosi di tutto quello che attende nel mondo reale.

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