mercoledì 11 maggio 2011

Enigma



Beh, che dire… niente male come titolo. Niente cattura l’attenzione come qualcosa che non si capisce bene cosa sia. Misteri, indovinelli, rompicapo, enigmi, sono capaci di suscitare una delle sensazioni innate più affascinanti dell’essere umano: la curiosità. Già solo per questo, un’opera che ha un titolo così la comprerei. Ma qualcuno potrebbe volere di più. Che ne dite di una rivisitazione del concetto di supereroe? Lo so, Alan Moore ha fatto scuola in questo senso, e dopo di lui diversi sono gli autori che si sono cimentati con vari tentativi di svecchiare questa icona della cultura pop. Uno dei miei preferiti, per esempio, è Sam Kieth, che con il suo “The Maxx” ha creato un concetto di supereroe nuovo e del tutto calato in una dimensione surreale e metafisica. Un tentativo dello stesso genere, e anche qui secondo me ben riuscito, l’ha fatto proprio Peter Milligan con questo “Enigma”.

Michael Smith è un uomo qualunque, che vive la sua vita in una spirale infinita di monotonia e insoddisfazione. L’ultima cosa che Michael potrebbe aspettarsi è di vedere comparire nella realtà che lo circonda il suo preferito tra i supereroi dei fumetti della sua infanzia. Un misterioso uomo in maschera si trova a scontrarsi con inquietanti, crudeli e del tutto folli criminali, bizzarri non solo nell’aspetto, ma soprattutto nei comportamenti e nelle intenzioni. In qualche modo Michael si rende conto che quegli eventi e quelle apparizioni sono legati a lui, e decide di partire alla ricerca della ragione di questo legame.

Se dovessi applicargli un’etichetta in una ipotetica classificazione, definirei “Enigma” un romanzo di ricerca. Non solo per quello che riguarda la trama, in cui il protagonista si trova a dover cercare il fantomatico supereroe per poter conoscere le ragioni che ne guidano le azioni, ma soprattutto dal punto di vista della ricerca interiore. Di fatto, svelare il mistero che si nasconde dietro la maschera di Enigma (questo è appunto il nome del supereroe) è la metafora del disvelamento della propria identità, sotto tutti i punti di vista dell’essere umano. Dall’identità sessuale alla coscienza sociale, fino alla capacità di progettare un futuro, Michael scopre, dietro la maschera di Enigma, il vero se stesso. Ma non c’è solo questo nell’opera di Peter Milligan e Duncan Fegredo. Senza ombra di dubbio la possiamo considerare un’opera surrealista e psichedelica, merito soprattutto della componente grafica che aggiunge un livello di narrazione ulteriore a quello della semplice parola scritta. Un vortice allucinante di colpi di scena si organizza nelle pagine di questa storia, ad un ritmo talmente incalzante che non permette al lettore di concedersi pause, merito anche di una trama particolarmente ricca di svolte inaspettate e capovolgimenti di fronte. Un ultimo aspetto degno di nota è la tematica di trasgressione che richiama al contesto socio-culturale degli anni Novanta, e che certamente ha contribuito a influenzare almeno una parte dei messaggi trasmessi dall’opera. Un’opera che vale la pena leggere e conservare come esempio di grande romanzo a fumetti.

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